Carsulae - L'antica città Romana
Scavi archeologici della città di Carsulae sono stati eseguiti già nel 1783 e nel 1851. In questi anni furono portati alla luce parte dell’edificio termale absidato (dal quale proviene il mosaico di Nettuno visibile a Spoleto), il teatro, l’anfiteatro e diversi reperti e materiale di vario genere oggi non rintracciabili. Dal 1951 al 1972 sono stati eseguiti scavi stratigrafici da parte della Soprintendenza Archeologica per l’Umbria. Le ricerche sistematiche intraprese dalla Soprintendenza hanno permesso la ricostruzione planimetrica del municipio giulio-claudio. Sono oggi riconoscibili la piccola area del foro con vari edifici non tutti identificabili, la basilica absidata con accesso sulla via Flaminia, due templi gemelli tetrastili, il teatro, interamente costruito, l’anfiteatro, insieme a varie strutture tra le quali abitazioni, botteghe, cisterne, ed alcune tombe monumentali nella zona della necropoli al di fuori del cosiddetto arco di S.Damiano menzionato sopra.
L’unico edificio del municipio romano, riutilizzato in epoca successiva, è l’edificio conosciuto oggi come la chiesa di S. Damiano situata poco a sud del foro e la basilica. L’edifico del I-II secolo d.C. sembrerebbe consacrato e dedicato ai SS. Cosma e Damiano.
(Comuni di produzione)
(Itinerari)
Tipo di bene artistico/naturale
Paesaggio


